Da sempre, auto fuori dagli schemi: storia ed evoluzione del marchio smart
Iniziare dalla produzione di orologi economici, fino ad arrivare a pensare e poi creare auto progettate in maniera specifica per la vita cittadina.
Smart: un acronimo che dice tutto
La nascita del marchio automobilistico smart si colloca ufficialmente all'inizio degli anni ’90, anche se già vent’anni prima un dipendente di Mercedes - tale Johann Tomforde - disegnò quella che sarebbe a diventata a tutti gli effetti l’auto in grado di rivoluzionare la mobilità in città.
Nel 1989, la Daimler decise di approfondire le intuizioni di Tomforde progettando uno scheletro in grado di rendere la vettura particolarmente sicura e resistente. Nasceva così la cellula Tridion (originariamente chiamata “Crash Box”).
Tre anni dopo, esattamente nel 1992, il “Signor Swatch” Nicola Hayek - già da tempo occupato a immaginare una vettura non convenzionale che potesse debuttare nel mercato automobilistico - trovò in Mercedes il partner adatto per realizzare questo suo desiderio.
Il progetto della “Crash Box”, unito al genio creativo di Hayek, diedero così vita - nel 1994 - al marchio "smart", acronimo delle parole Swatch, Mercedes, Art e sinonimo di intelligente agilità.
La prima Smart, ispirata allo Swatch Scuba
Dalla giocosità del noto marchio di orologi, dalla solidità ingegneristica della Casa di Stoccarda con l’aggiunta di un inedito “tocco” artistico nasce nel 1998 il primo rivoluzionario modello che porta semplicemente il nome di smart.
Ispirata al celebre orologio Swatch Scuba, l’auto prendeva ispirazione dall’estrema personalizzazione dell’accessorio riprendendone i cinturini colorati intercambiabili e traducendoli in colorati bodypanels che potevano essere scelti a piacimento per conferire un carattere esclusivo alla vettura.
Nacque così l’iconica due posti che tutti ricordiamo e che in molti ancora apprezzano: appena due metri e mezzo di lunghezza, pannelli della carrozzeria in policarbonato - intercambiabili, appunto - e la rivoluzionaria cellula Tridon perfettamente integrata nel design complessivo.
A completare il tutto, un motore tre cilindri turbo da 600 centimetri cubi di cilindrata abbinato a un cambio automatico in grado di trasferire potenza alle ruote posteriori, e all’interno climatizzatore, ABS e alzacristalli elettrici. Per il tempo, si trattò di una vera e propria rivoluzione!
Il successo immediato e l’espansione della gamma
Il 2000 rappresentò per smart un anno molto importante: la vettura, infatti, superò agilmente il crash test EuroNCAP, dimostrandosi un’auto estremamente sicura, dotata di una struttura solida - grazie al Crash Management System - e, soprattutto, priva di elementi frantumabili.
Un risultato che confermò il successo immediato del primo modello, soprattutto in Italia, e che incoraggiò il marchio ad espandersi ulteriormente.
Nel 2002, infatti, venne prodotta in sole 2000 unità la smart Crossblade, una versione molto coraggiosa a cui venne tolto il tetto e montato il motore Brabus.
Un anno dopo, fece il suo ingresso sul mercato la sportiva smart Roadster, nelle versioni Coupé e Cabrio, con la prima caratterizzata da una splendida “cupola” in vetro all’altezza della coda.
Sempre nel 2003, il primo modello di smart subì un importante facelift e diede così vita alla smart 2nd Generation con motori più potenti, sospensioni rinnovate e l’introduzione dell’ESP, ossia il sistema elettronico di stabilità.
Il vero e più importante cambiamento, comunque, arrivò nel 2004 con l’introduzione di due nuovi modelli: la smart Forfour, che segnò una grande rivoluzione perché introdusse nel marchio la prima quattro posti (lunga 3,75 metri con scelta tra motorizzazioni a benzina o turbodiesel), e la classica due posti che venne ribattezzata smart Fortwo.
Partendo da questi due modelli, si solidificò anche la collaborazione con Brabus che diede alla luce le versioni smart Brabus Fortwo e Forfour, caratterizzate da prestazioni davvero elevate (nel 2005, al Salone di Ginevra, è infatti stata presentato la versione del modello a quattro posti con motore 1.500 CC con potenza di 177 CV che permette una velocità massima di 220 Km/h ed il passaggio da 0-100 Km/h in meno di 7 secondi).
Il passaggio in elettrico e il sodalizio con Geely
Facciamo un salto al 2020, anno in cui, per smart, si profila quello di lì a poco sarebbe stato un cambiamento epocale.
Si tratta di un cambiamento che attesta la volontà di dare vita a nuove vetture più connesse, tecnologiche e, soprattutto, adatte alla percorribilità a zero emissioni in città, senza la necessità di essere ricaricate nell’arco di un’intera giornata.
Il passaggio alla gamma EQ, rappresenta un ponte per traghettare smart alla grande rivoluzione che arriva alla fine del 2022: la joint venture tra Mercedes e il colosso cinese Geely.
Da questo sodalizio nasce un nuovo primo modello che ridefinisce completamente il volto del marchio per com’eravamo sempre stati abituati a conoscerlo: smart #1.
La prima novità è il suo aspetto: dalle forme compatte, si passa a un moderno SUV 5 posti completamente elettrico, dove raffinatezza, innovazione e sfrenata creatività dominano in ogni dettaglio.
Frontale dinamico e grintoso, due nuovi fari Cyber Spark LED uniti da una fascia centrale luminosa (ripresa anche sul retro), tetto sagomato che sembra quasi "galleggiare" sopra l’auto, modanature laterali nei sottoporta, in tinta con il colore del tetto, e innovativi cerchi in lega da 19", caratterizzati da un design "pieno" e futuristico.
All’interno, poi, spicca la grande cura del dettaglio e l’ampio spazio dedicato alla tecnologia, con il nuovo display touch screen 3D da 12,8”, grazie al quale è possibile monitorare e gestire tutte le funzionalità del veicolo.
Qualche mese dopo, al Salone di Shangai del 2023, viene lanciata sul mercato anche “la sorella” di #1, ovvero smart #3: un SUV coupé - anch’esso elettrico - dalle linee sportive ed eleganti e dai dettagli sempre più aerodinamici.
... e ora attendiamo Smart #5!
Sull’onda della rivoluzione portata dalla collaborazione tra Mercedes e Geely, smart non dà segni di arresto.
Entro la prima metà di quest’anno è infatti atteso l’arrivo di smart #5, un crossover decisamente più grande dei due modelli precedenti, caratterizzato da un ampio spazio interno e una dotazione tecnologica che mostra un attento sguardo sul futuro.
In attesa di toccarne con mano tutte le potenzialità, vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento sulle 5 principali novità di smart #5.
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L’evoluzione di smart rappresenta certamente un esempio di come l’innovazione debba sempre viaggiare di pari passo alle esigenze di un pubblico che va via via facendosi sempre più attento ai cambiamenti del mondo.
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