Cerchi in lega: storia, curiosità e consigli, su un componente tanto apprezzato
Non se ne parla quanto si dovrebbe, ma la verità è che sono davvero pochi i componenti del design automotive che destano interesse e passione come i cerchi in lega.
Le origini dei cerchi in lega e la loro diffusione
L’origine dei cerchi in lega si può collocare agli inizi del XX secolo, quando nell’industria automobilistica - all’inizio della sua espansione - venivano prodotte vetture con ruote in acciaio. Questa peculiarità, sebbene giocasse a favore della durevolezza della ruota stessa, riduceva le prestazioni del veicolo e l’ottimizzazione del carburante a causa del peso.
Così, gradualmente, i maggiori marchi automobilistici iniziarono a interessarsi alla produzione di cerchioni in una lega di alluminio e magnesio, dove le proprietà leggere del primo si univano alla resistenza del secondo.
Questa sperimentazione vide un’ampia diffusione nel mondo del Motorsport durante gli anni ’20, ad esempio nel leggendaria 24 Ore di Le Mans, dove l’uso pionieristico di questa nuova lega metallica applicata alle ruote, accese i riflettori su di essa.
Si trattò senza dubbio di un’intuizione corretta, perché la leggerezza dell’alluminio contribuì a migliorare l’accelerazione e la manovrabilità delle vetture, mentre il magnesio era in grado di aumentare la durata e la resistenza al calore, richiesta soprattutto ad alte velocità.
Tuttavia, alcune difficoltà nelle tecniche di produzione ed evidenti imperfezioni nei materiali, costrinsero i principali marchi a perfezionare la loro produzione, facendo slittare la diffusione del prodotto ”su strada” a quarant’anni dopo.
L’ingresso nel mercato automotive
Gli anni ’60 hanno rappresentato un’epoca in cui il mondo del design, in tutto il mondo, ha sperimentato delle importanti rivoluzioni, sia dal punto di vista estetico e tecnico.
Questo fenomeno ha riguardato anche il mercato automotive, senza escludere ovviamente il mondo dei cerchi in lega.
A seguito del timido tentativo limitato solo al mondo del Motorsport di inizio ‘900, dopo la metà del secolo si assistette infatti a un’accelerazione che rivestì il mondo del cerchione di un’aura davvero speciale, identificandolo come elemento di espressione creativa e artistica che andava a impreziosire l’aspetto estetico del veicolo, oltre che a migliorarne le performance.
In quegli anni si diffusero i cerchi in lega prodotti in alluminio pressofuso: un solo materiale ultraleggero, ma reso comunque resistente dalle moderne tecniche di fusione e pressione applicate in produzione.
Questa soluzione, oltre a garantire una precisione maggiore nelle finiture e a consentire quindi dei “giochi estetici” più creativi, contribuì ad alleggerire ulteriormente il veicolo, caratteristica che negli anni ’70 risultò particolarmente importante.
In quell’epoca, infatti, mentre tutto il mondo era sottoposto a una forte crisi petrolifera che coinvolgeva anche il mondo dei carburanti, essere dotati di vetture più leggere consentiva di compiere viaggi più lunghi con la stessa quantità di benzina o gasolio. Una vera manna dal cielo!
Da quel momento in poi, i cerchi in lega continuarono a diffondersi a macchia d’olio nel “mainstream” automobilistico, toccando un’apice importante negli anni ’80 e ’90.
Da accessorio di lusso, in quel periodo divennero infatti un elemento ampiamente utilizzato, anche grazie all’ascesa del settore aftermarket, che tutt’oggi permette agli appassionati di personalizzare le proprie vetture e migliorarne le prestazioni attraverso modifiche sostanziali dopo l’acquisto.
Proprio per far fronte a questa crescente richiesta, da quarant’anni a questa parte l’industria si è adoperata per studiare nuove leghe, nuove finiture - come la verniciatura e la lucidatura - e tecniche di produzione: tra tutte, è impossibile non citare la fusione a bassa pressione e la forgiatura, che ha garantito alle ruote prestazioni senza pari grazie alla compressione dell’alluminio in una forma ad alta resistenza.
Accanto alle novità di carattere tecnico ed estetico, a partire dagli anni ’80 i produttori si sono evoluti anche per quanto concerne la sicurezza, eseguendo meticolosi test tra cui simulazioni di progettazione assistita da computer, ispezioni a raggi X e test di fatica dinamica.
Cosa aspettarci? I cerchi in lega oggi e domani
Con l’ingresso nel nuovo millennio, e in particolare negli anni ’20, il progresso tecnologico ha sperimentato un’accelerazione senza precedenti e così anche il mercato automotive si è trovato a cavalcare quest’onda.
Nuove tecniche come la stampa 3D, la saldatura multimediale, l’evoluzione della lavorazione CNC e l’incisione laser, hanno garantito anche alla produzione dei cerchi in lega delle possibilità mai sperimentate prima in termini di design, possibilità di personalizzazione da parte dei clienti, e prestazioni.
Inoltre, il crescente interesse nei confronti della sostenibilità, sta portando i produttori a studiare nuovi metodi per il riciclaggio dell’alluminio e di altri materiali utilizzati, oltre che per rendere l’intero processo di produzione più rispettoso dell’ambiente.
Peraltro, direttamente connessa al tema ambientale, è anche la sempre più ampia diffusione dei veicoli elettrici. Le caratteristiche di questi ultimi, soprattutto per ciò che concerne le prestazioni, stanno portando i marchi automobilistici a prediligere cerchi in lega che si concentrino maggiormente sull’aerodinamica e sull’efficienza energetica, aumentando contemporaneamente il fascino del veicolo stesso.
Un futuro green e intelligente
Quello dell’efficienza energetica e di un’attitudine sempre più green, è un tema che riguarderà certamente anche il futuro per ciò che concerne la produzione dei cerchi in lega.
Sono sempre di più i produttori che si stanno concentrando sull’impiego di materiali sostenibili e che al contempo aumentino le prestazioni. Uno su tutti è il grafene, che oltre ad essere caratterizzato da un’incredibile resistenza associata a un peso minimo, è anche facilmente ricavabile da scarti plastici.
Accanto al tema ambientale, un’altra tendenza che potrebbe riguardare la produzione dei cerchi in lega è quella legata all’intelligenza artificiale.
Questa tecnologia, che sta diventando esponenzialmente sempre più diffusa, non si applicherebbe solo in ambito produttivo - ad esempio analizzando grandi quantità di dati per ottimizzare la progettazione dei cerchioni per applicazioni specifiche - ma anche per rendere i cerchi stessi “intelligenti”.
Già oggi, infatti, funzionalità come il TPMS integrato (sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici) stanno iniziando a interagire con l’IA, e nel futuro si prevede l’utilizzo di ruote e cerchi in lega dotati di sensori e attuatori in grado di adattarsi alle condizioni di guida in tempo reale, ad esempio regolando rigidità e smorzamento per fornire prestazioni e comfort ai massimi livelli.
Come mantenere i tuoi cerchi in lega? 4 utili consigli
Analizzata l’affascinante storia dei cerchi in lega, è altrettanto utile fornire delle informazioni di carattere più concreto e dedicate a tutti gli appassionati di questo accessorio oggi così ampiamente diffuso.
Come mantenere in buona salute i propri cerchi in lega? Di seguito, alcuni consigli:
- Pulirli regolarmente con soluzioni di acqua calda e sapone neutro o detergente specifico, per poi risciacquarli con acqua fredda.
- Evitare, se possibile, l’idropulitrice il cui getto potrebbe essere troppo violento, e potrebbe danneggiare l’estetica.
- Prima della pulizia, verificare sempre che le ruote siano fredde, per evitare spiacevoli abrasioni nelle finiture.
- Ispezionarli visivamente con regolarità, al fine di individuare eventuali crepe, ammaccatura o piegature. Piccoli danneggiamenti, possono sempre essere trattati con prodotti specifici.
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All’interno di questo articolo abbiamo visto come i cerchi in lega rappresentino un accessorio estremamente apprezzato da molti automobilisti, oltre che per l’estetica, anche per i vantaggi che offrono in termini di leggerezza e maggior maneggevolezza dell’auto, grazie alla loro capacità di dissipare il calore e garantire così una maggiore aderenza delle gomme e una migliore prestazione di frenata.
A maggior ragione è così per i clienti Mercedes, abituati all’alta qualità che quella Stella a tre punte incastonata su ogni componente della propria auto da sempre garantisce.
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