Mercedes-Benz e sostenibilità: una panoramica su Factory 56

Già il fatto che sia stato realizzata interamente in calcestruzzo riciclato, rende la Factory 56 un perfetto esempio di sostenibilità. Tuttavia, sono i numeri che vanta a rendere questo stabilimento un perfetto esempio del rispetto per l’ambiente che la Casa di Stoccarda pone da sempre in cima ai suoi valori portanti.

Si tratta, infatti, di un fulcro produttivo che opera in maniera neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2: il suoi fabbisogno energetico è infatti inferiore del 25% rispetto a quello di altri stabilimenti, e sul suo tetto sono stati montati 12000 pannelli fotovoltaici in grado di generare punte di 5000 kWp (kilowatt di picco) di elettricità: si tratta del 30% del suo fabbisogno annuale di energia, una parte della quale viene destinata alla centrale a gas per riscaldare lo stabilimento stesso.

Inoltre, nei momenti in cui lo stabilimento è chiuso, tutta l’energia in eccesso viene immagazzinata in powerbank da 1400 kWh, che altro non sono se non grandi sistemi di accumulo basati su batterie di auto riutilizzate.

Infine è importante ricordare che tutte le attrezzature di produzione sono interconnesse tramite la tecnologia 5G, di modo che ogni informazione arrivi in tempo reale sugli schermi di ogni comparto produttivo e sia evitato lo spreco di carta (ogni anno, sono 10000 le tonnellate di carta risparmiate all’interno di Factory 56).

Tutte le postazioni di lavoro di Factory 56 sono state pensate per consentire a chi ci lavora di farlo in totale comodità, a partire da una soluzione architettonica decisamente rivoluzionaria.

Stiamo parlando del progetto Blue Sky, dei particolari lucernari installati sul tetto che consentono agli operai di lavorare alla luce del giorno creando così un’atmosfera assolutamente piacevole e determinando anche un importante risparmio energetico.

Inoltre, lo stabilimento ha adottato delle soluzioni interessanti anche dal punto di vista della produzione: i team di lavoro, per evitare la ripetitività e mantenere sempre alta la qualità, cambiano postazione più volte al giorno, in più il supporto della tecnologia rende ogni compito molto più agevole.

All’interno di Factory 56, spiccano subito gli AGV (Auomated Guided Vehicle), dei robot a guida autonoma che trasportano le varie componenti da una parte all’altra della fabbrica e, contemporaneamente, rispettano il flusso del personale che si muove esclusivamente a piedi, in monopattino o in blicicletta.

Ci sono più di 400 AGV in tutto lo stabilimento, e il loro principale obiettivo è quello di consegnare la componentistica a delle speciali morse automatizzate, la cui funzione è quella di orientare le auto a “favore d’uomo”, per rendere più agevole il loro assemblaggio. In questo modo gli operai non sono più schiavi di un telaio rigido e obbligati a mantenere posizioni scomode, ma lavorano nel pieno rispetto della loro salubrità.

Assieme agli AGV e alle morse automatizzate, sono molti altri i bracci robotizzati che effettuano una serie di operazioni e misurazioni e sono deputati al mantenimento dell’alta qualità a cui Mercedes-Benz.

I primi modelli prodotti all’interno di Factory 56 sono stati la nuova generazione della Classe S (anche nella sua versione a passo lungo), seguita dalla Mercedes-Maybach Classe S e dalla EQS.

Nonostante i modelli elettrici (o ibridi) rappresentino il focus dello stabilimento di Sindelfingen, è importante ricordare che l’intera produzione è organizzata in modo da essere massimamente flessibile, così che tutti i modelli Mercedes-Benz possano essere inseriti nella linea produttiva - che ogni ora dà vita alla bellezza di 28 auto - nel minor tempo possibile.

Questa particolare caratteristica è garantita dalle due TecLine, ovvero linee produttive in cui non esistono “punti fissi” nel processo di assemblaggio, ma è anzi consentito massimo movimento grazie alla funzionalità degli AGV a guida autonoma.

Inoltre, in termini di flessibilità produttiva, è molto importante ricordare anche il sistema chiamato Fullflex Marriage: un vero e proprio matrimonio in cui la carrozzeria si unisce al sistema di trazione del veicolo; in Factory 56 questo processo è caratterizzato da diverse stazioni modulari che consentono cambi in corsa, evitando importanti lavori di conversione e interruzioni troppo lunghe.

Restando in tema di innovazione orientata al rispetto per l’ambiente, al Salone di Monaco 2023 ha destato particolare interesse la presentazione della nuova Mercedes Concept CLA.

Si tratta di un nuovo modello che amplia la gamma di veicoli elettrici della Stella e che si impone, oltre che per le sue linee decisamente futuristiche, per un’autonomia che supera ogni più rosea aspettativa: fino a 750 chilometri, con un consumo di circa 12 kWh/100 km (5,2 mi/kWh). Tutto ciò è reso possibile dall’innovativa piattaforma MMA, studiata per gestire al meglio sia la potenza dell'elettrico che l'essenza termica.

Inoltre, l’uso di materiali sostenibili in tutta la sua struttura e negli interni, la rende un vero esempio di green automotive. Ci riferiamo, in questo caso, alla quasi totale assenza di CO2 sia nell’acciaio che nell’alluminio, assieme ai rivestimenti in pelle prodotti e lavorati in modo ecologico che si uniscono con estrema eleganza alle finiture realizzate in carta.

L’aspetto altamente tecnologico che caratterizza la nuova generazione di Mercedes-Benz, nella Concept CLA trova la sua massima espressione nel MBUX Superscreen, che offre un'esperienza di guida totalmente immersiva e intuitiva, grazie all'integrazione di intelligenza artificiale e aggiornamenti OTA.

Se desideri entrare in contatto con gli ultimi modelli Mercedes che rappresentano un esempio di sostenibilità e alta tecnologia, ricorda che presso la nostra concessionaria potrai scoprire tutta la gamma EQ .

Parliamo di un vero esempio di mobilità elettrica intelligente, che Trivellato propone nei suoi modelli migliori.