Auto aziendali: la tassazione, dal 2025, favorisce l’elettrico
Ormai da diverso tempo le manovre governative in tutta Europa sono orientate a favorire la decarbonizzazione in ogni ambito, da quello domestico al mondo della attività quotidiane.
La situazione oggi: Co2 già penalizzante
Già oggi, la situazione fiscale relativa alle auto aziendali è fortemente dipendente dalle emissioni di Co2.
Infatti il fisco attualmente calcola la quota del valore moltiplicando la percorrenza chilometrica dell’auto (convenzionalmente fissata a 15 mila chilometri l’anno) per i valori risultanti dalle tabelle ACI che determinano il valore del veicolo indicato in €/Km e per la percentuale divisa in quattro fasce in base alle emissioni inquinanti del veicolo:
- 0-60 g/km: 25%
- 61-160 g/km: 30%
- 161-190 g/km: 50%
- Oltre 190 g/km: 60%
Auto aziendali ad uso promiscuo: facciamo chiarezza
Prima di specificare cosa cambierà nella tassazione delle auto aziendali dal 2025, è importante innanzitutto definire cosa significa “auto ad uso promiscuo”, ovvero la categoria interessata dalla nuova modifica fiscale.
Con questa definizione ci si riferisce a tutti quei veicoli concessi in fringe benefit al dipendente, che avrà quindi la possibilità di utilizzarlo sia per scopi personali che lavorativi.
Si tratta di una tipologia di contratto molto diffuso e che offre numerose agevolazioni sia al datore di lavoro che al dipendente, ma che dal 2025 subirà delle sostanziali modifiche che andranno a ricadere direttamente in busta paga.
Tassazione auto ad uso promiscuo: dal 2025 deciderà l’alimentazione
Ormai pare una certezza: secondo la nuova legge di bilancio del 2025 le aziende che utilizzano auto ad uso promiscuo sperimenteranno una notevole modifica per la tassazione delle stesse, in base alla loro alimentazione.
Nello specifico, i vantaggi più evidenti riguardaranno le auto elettriche e plug-in, mentre ad essere penalizzati saranno i veicoli alimentati a diesel e benzina o quelli con emissioni di Co2 superiori a 190.
Per i veicoli endotermici e per i bolidi appena citati, la tassazione salirebbe - inserita in busta paga al dipendente sotto forma di reddito imponibile - al 50%.
Per quanto concerne le auto elettriche, la tassazione viene invece collocata al 10% mentre per la plug-in al 20%.
Si tratta di un evidente incentivo all’acquisto di queste due ultime tipologie di veicoli, e un altrettanto chiaro disincentivo rivolto alle aziende a dotarsi di tutte le altre tipologie di veicoli (che comunque rappresentano tutt’oggi la maggioranza dei loro parchi macchine).
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Se verrà confermata, la nuova legge di bilancio andrà quindi a cambiare considerevolmente, dal 1 gennaio 2025, la disciplina delle auto concesse ad uso promiscuo, incidendo con decisione sulle economie delle aziende e dei suoi dipendenti.
In quest’ottica, ci preme ricordare che Trivellato riserva un’ampia gamma di soluzioni dedicate alle aziende che potranno attingere tra numerosi modelli elettrici e plug-in come la Gamma elettrica Mercedes, Smart #1 , Smart #3 o Sportequipe 8 (unica plug-in del marchio italiano).
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